Alla fine del 1800 la Gentildama inglese Elisa Croghan, si ritrova a gestire il grande Tenimento del suo convivente l’ultimo Principe di San Severo Michele di Sangro. Tenimento che lascerà in seguito alla città per volere testamentario del Principe stesso, e per cui tale territorio diventerà uno dei vigneti più grandi d’Italia. È così che la Croghan entrerà nella storia della Capitanata col nome di La Dama Forestiera ed è con tale nome che lo scrittore Nino Casiglio Le intitolerà un suo famoso romanzo. La Casa d’Araprì con ammirazione dedica a Lei questa Cuvée, ottenuta da uve a bacca nera: Montepulciano e Pinot nero, provenienti da propri vigneti, vinificate in bianco e di cui si utilizza esclusivamente il mosto di prima spremitura. La Dama Forestiera è prodotta nella tipologia “Nature” e solo in bottiglie Magnum, che si affinano per almeno cinque anni nelle Cantine della Casa d’Araprì, meravigliosi monumenti di “mastri muratori’ del XVIII Secolo, che si estendono nel sottosuolo del centro di San Severo. È questo lento affinamento, nella freschezza, nella quiete e nella penombra che conferisce alla “Dama Forestiera” la finezza e l’eleganza che la contraddistingue e fa della Casa d’Araprì una delle più ricercate e apprezzate tra le produttrici di Metodo Classico in Italia.
Degustazione
Veste dorata brillante impreziosita da fine perlage. Intense ed eleganti note di frutta matura esotica, rimandi all’agrume ed alla crema pasticcera. In seconda abttuta emergono aromi più scuri, di tostatura, noce moscata e pepe, frutta secca e vaniglia. Assaggio di gran classe, palato cremoso e attraversato da una golosa freschezza agrumata. Piacevolissimo, intenso e dal lungo finale sapido.