Correva l'anno 2007 quando Silvia Maestrelli, già produttrice di vino in Toscana, acquista un quasi secolare vigneto di Nerello Mascalese alle pendici dell'Etna. Follemente innamorata della Sicilia e soprattutto del suo vulcano, è riuscita, in poco più di un decennio, a realizzare quel progetto di vini territoriali e di qualità che si era prefissata fin dalla fondazione, portandosi ai vertici dell'enologia dell'isola e non solo. A gennaio 2022, Silvia viene purtroppo a mancare, lasciando un'eredità fatta di caparbietà, idee innovative e vincenti. Oggi Tenuta di Fessina può contare su 7 ettari di vigneti dislocati in diversi areali del vulcano. A Fessina si pratica una viticultura fatta a mano legata alla tradizione contadina, la cui memoria vibra ancora con i terrazzamenti storici che sostengono autentiche perle rocciose: su queste piccole terrazze crescono Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in prevalenza. La filosofia della Tenuta è stata chiara fin dal primo momento puntando sulla valorizzazione della biodiversità; la coltivazione è "consapevole", ovvero c'è solo quello di cui ha bisogno la vite.