Castellare di Castellina
80 ettari nel cuore del Chianti Classico, di cui 33 a vigneto, scandiscono le colline di un anfiteatro naturale circondato da boschi, ove si preserva la biodiversità che stimola le viti a crescere più forti senza ricorrere a prodotti chimici di sintesi mai usati a Castellare. Di proprietà di Paolo Panerai, giornalista ed editore di Class Editori, che intraprese l’avventura di Castellare di Castellina negli anni ’70 e che da quegli anni fino ai giorni d’oggi è rimasta saldamente ai vertici di tutte le classifiche del vino più autorevoli. Con la straordinaria collaborazione di Alessandro Cellai, tra i più grandi enologi italiani, e mediante un attento lavoro di ricerca e studio dei cloni e dei terreni, l’azienda produce ogni anno dei veri e propri campioni di stile. L’etichetta dei Sodi è contrassegnata da un uccellino, ogni anno diverso, a voler rappresentare la particolare attenzione a non utilizzare prodotti di sintesi che possano allontare dai campi il simpatico volatile, ormai simbolo di un successo riconoscibile in tutto il mondo.