Tarlant
Me?lanie e Benoi?t rappresentano la dodicesima generazione di una famiglia che inizio? a produrre champagne sin dal 1929, l’anno della costituzione dell’AOC, e che affonda le proprie radici nella regione sin da 1687. Sono oggi il testimone raccolto del sapere tramandato di padre in figlio, un bagaglio prezioso trasmesso attraverso i gesti e il fare (e soprattutto il non fare) in cantina e in vigna. Uno stile oggi riconoscibile, basato su lunghi affinamenti e fermentazioni in legno, mai radicato sulle proprie convinzioni ma sempre in cerca di novita? e che ha consentito a Benoi?t, dal 1999, e a Me?lanie dal 2005, di condividere la loro visione e il loro pensiero di uno champagne che non fosse esclusivita? e lusso, come spesso molti pensano, ma ambasciatore del proprio territorio. I due creano allora alcune nuove cuve?e da vecchie vigne, con le tre grandi varieta? champenoise ma riportano anche l’attenzione su varieta? antiche (pinot bianco, petit meslier, arbanne); ammodernano le tecniche, pur senza tradire l’antico savoirfaire familiare; vinificazioni in tonneaux e lunghi affinamenti. La loro viticoltura si rivela esigentissima: adattata al mosaico di suoli e sottosuoli dei loro vigneti: dalle sabbie alla silice, dalle argille calcaree al gesso puro. Nessun lievito selezionato, ne? enzimi, i due terzi delle vinificazioni avvengono in legno. Questi Champagne hanno volume, masticabilita?, e matengono una grande freschezza in virtu? del dosaggio leggero: dal 2010, tutta la produzione e? passata a dosaggi minimi. Una vera filosofia di millesimati e? ormai instaurata, e, come i piu? grandi in Champagne, i Tarlant mettono sul mercato i loro vini dopo otto o dieci anni di cantina, nella loro fase ottimale.