Fleury
Fleury è tra i pionieri della biodinamica in Champagne, certamente il primo ad applicarla nell’Aube. Una viticoltura organica iniziata addirittura ne 1970, evolutasi poi in biodinamica nel 1989. Il legame della famiglia Fleury con la viticoltura risale al 1895, quando, a Courteron, Emile Fleury inizia a coltivare la vite come vivaista per arrivare poi, al 1904, ad essere il primo a piantare Pinot Nero innestato per combattere la fillossera. Oggi si è arrivati alla quarta generazione e ad un parco vigne che vanta 15 ettari (per l’85% a Pinot Nero) e non solo a Courteron, ma anche nel vicino villaggio di Buxeuil. In cantina si lavora con vasche di cemento ed in piccola parte con barriques usate, mentre le botti grandi sono desinate ai vins de réserve. Gli champagne prodotti sono di assoluta piacevolezza, sempre coerenti nel tempo, precisi e puliti, senza incappare in esagerazioni tipiche di alcune filosofie di produzione.